Border of Fate - A new Thread

n.4

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  1. .Enrys ~
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    ~ Leggende a lume di candela



    La mente di Shugo era serena, come non lo era mai stata. Non capiva bene dove fosse dato che stava riprendendo coscienza in quel momento, sapeva solo di star fluttuando in un posto caldo e accogliente, si sentiva come se fosse ancora sulla soglia di casa... poteva quasi sentire sua moglie tra le braccia e i suoi figli che lo chiamavano per giocare con loro. Ma tutto ciò gli apparì come un'ovvia illusione quando vide il posto in cui era. Era diventato un fantasma. Stava affondando in quello che sembrava un fiume insieme a qualche altro spirito.
    "...quindi finisce qui"
    Parlò tra se e se per cercare di tirarsi su il morale, data la situazione in cui era non poteva fare più niente se non aspettare di toccare il fondo e vedere cosa sarebbe successo. Una fievole luce incominciò ad ingrandirsi fino a che non riempì tutto il campo visivo del ragazzo, il quale cercò di coprirsi gli occhi prima di ricordarsi che non aveva più ne occhi ne mani. Si sentì tirare dall'alto. In mezzo a quel bagliore riuscì a distinguere delle farfalle che lo spingevano dal basso. Shugo non capiva cosa stesse succedendo, non si aspettava certo questo dall'oltretomba. Appena la luce si dissolse una ragazza apparve di fronte a lui. Portava abiti pregiatissimi di color azzurro e aveva i corti capelli di insolite sfumature di rosa ciliegio. La sua espressione era allegra ed il viso sembrava abituato all' accogliente sorriso che portava in maniera naturalissima. Tese la mano al fantasma del ragazzo, porgendogli l'estremità di un filo rosso.
    "Potrebbe essere solo un capriccio ma... sarebbe un peccato lasciarti andare nell'oblio di quel fiume quando hai così tanto potenziale. Quindi, afferra questo filo... hai ancora una parte da giocare in questa storia."
    Shugo non comprese il significato dietro le parole della ragazza, ma si fidò della sua gentilezza e prese delicatamente tra le dita il filo, dopodiché uno sciame enorme di farfalle luminose apparve da dietro la figura sorridente della sua interlocutrice, e quasi come un'onda lo trascinò via facendogli perdere i sensi.
    ...si risvegliò molto dopo su di una veranda. Guardandosi intorno poteva notare che era finito in un tempio, e dato che era dentro un futon probabilmente qualcuno si era preso cura di lui. Strana situazione pensò, ma ormai si era abituato alle stranezze da quando era arrivato a Gensokyo... piuttosto ciò che lo scioccava era notare che il suo corpo era ancora intatto, senza nessuna ferita o contusione. Mentre fissava esterrefatto le sue mani l'arrivo di una persona attirò la sua attenzione.
    "Oh, infine ti sei svegliato. Avrei scommesso che avresti dormito almeno altri due giorni."
    Una signora di mezz'età con lunghi capelli neri si sedette a qualche metro da lui e incominciò a sorseggiare del the, era vestita da sacerdotessa e vicino a lei vi era una bambina di qualche anno che sembrava l'immagine sputata della miko... era buffo notare come copiasse immediatamente ogni gesto della sua controparte più anziana, sembrava quasi si muovessero all'unisono.
    "Emh... dove siamo? ...Gensokyo?"
    La sacerdotessa cacciò uno sguardo penetrante al ragazzo e così fece anche la bambina, Shugo rimase impietrito.
    "Ragazzo, non ti hanno mai insegnato che ci si presenta prima di parlare??? ..uff, comunque io mi chiamo Kagura e sono la sacerdotessa di questo tempio, l'Hakurei Jinja. Mentre questa è mia nipote Reimu."
    Kagura aveva assunto una posa più altezzosa e così aveva fatto anche la piccola Reimu.
    "Ah, grazie per esserti presa cura di me... ma come mai sono qui? Pensavo di essere morto."
    "Ma infatti sei morto... ma una mia conoscenza mi ha chiesto di prendermi cura di te, a quanto pare avevo un vecchio debito da saldare con la principessa dei fantasmi così ho accettato. Non rallegrarti troppo, sei tornato in vita solo per metà, quindi ora sei un mezzo-fantasma. Noti quello spirito che svolazza sopra di te?"
    Shugo alzò gli occhi per controllare e... effettivamente c'era uno strano globo bianco che volteggiava sopra lui e, da quanto aveva appena appreso, era il suo spirito. Non c'era nemmeno bisogno che Kagura rispondesse alla sua prima domanda... da quanto aveva appena visto...
    era già sicuro...
    di trovarsi ancora in Gensokyo.



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