Il Nonsense in fondo ha senso.

Kyucchan Aura-chan

Posted on 17/7/2013, 01:20

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Cap. 1: - Demone senza senso -

"Perche diventare una Divinità?"

E' la domanda che mi sono ripetuta spesso. E tutt'ora mi ripeto.
Senza trovare risposta.

Sono passati 700 anni.
Un gradino ogni cent' anni.
Un chakra purificato ogni gradino.
Un passo verso l'illuminazione ogni chakra.
Ogni peccato inibito per ogni passo verso l'illuminazione.

Per chi, come me, era caduta più in basso della propria specie, questo fu la salvezza dal diventare un essere corrotto, il quale destino sarebbe stato solo quello di sterminare o essere sterminato.
Una volta raggiunta l'Illuminazione, c'è solo un altro passo da compiere.

L'ottavo gradino. L'infinito.
E raggiunsi anche quello, morendo.

Non ho memoria del giorno in cui sono "nata".
Se mai io fossi "nata". Non penso che gli Youkai "nascano".
Potrei, però, solo adesso, aver afferrato il motivo per cui "nacqui": l'ignoranza dell'umanità di allora, che non riusciva a spiegarsi dei fenomeni. E' difficile da spiegare.... Quello che man mano negli anni venne spiegato o giustificato con il raziocinio, allora non aveva "nessun senso".
Così "nacqui" anche io, "senza un motivo preciso".
Non so neanche se esistesse una razza per quelli del mio tipo.
Sono passati troppi anni, e la mia memoria non è delle migliori alle volte.

Mi sono sicuramente data una calmata in tutti questi anni. Non ero una delle migliori compagnie al tempo.
E il bello, è che non so assolutamente come io sia potuta cadere cosi in basso.
Ho sempre voluto vivere a stretto contatto con gli umani, mi hanno sempre affascinata.
Non so se avessero mai sospettato della mia vera natura, o ne fossero a conoscenza.
Non riuscivo a legare bene con gli Youkai allora.

Ci fu un'incidente, quasi d'improvviso, di cui nessuno ha più memoria. Io ne ho ancora il ricordo.
Nessuno sa come accadde.
Molti Youkai impazzirono, o tirarono semplicemente fuori il meglio del proprio peggio.

Inutile cercare di dire il contrario, ne soffrì anche io.
Si sarebbe potuto definire un vero e proprio "virus" che si sparse tra gli Youkai. O meglio, dovrei dire tra i "Mostri", "Demoni", non essendo nativa nè di Gensokyo nè delle terre di Yamato.
Comunque, questo "virus", si sparse in tutto il mondo. E' un po' complicato da raccontare adesso. Ci fu una vera e propria guerra tra umani e "spiriti maligni", più affamati che mai.
Si scatenò anche il mio, di istinto, quello che per anni avevo represso e confinato in punto del mio corpo, grazie ad una sorta di sigillo, non ricordo bene.

Esatto, una Youkai con problemi di rabbia repressa. Potrebbe anche essere qualcosa di comico se si pensa essere uno stato cosi "umano".
Solo dopo anni sono venuta a conoscenza che ciò che feci fu solo un'eterna, enorme cazzata.
Me lo spiegò la mia "Maestra": "Immagazzinando l'energia negativa in quel punto, hai creato uno squilibrio nel percorso del tuo Ki, rendendoti instabile. Nel tuo corpo scorreva solo energia positiva e vero, ma la negativa ristagnante ha avuto modo di ingigantirsi fino ad impregnare tutto il tuo corpo di energia negativa".

Una volta infettata dal "virus" cominciai a provare piacere nell'uccidere gli umani. O anche solo nell'uccidere. Avevo fame, molta fame.
Mi nutrivo dell'energia umana attraverso gli umani stessi o mangiando le loro anime. Il loro sangue era un ottimo sostituto all'ucciderli, essendo il sangue pregno di energia vitale.
Passarono decadi da allora, i "Demoni" stavano venendo distrutti da umani sempre più forti. Ma dalle paure degli uomini "nascevano" sempre nuove "creature".
Il mio potere, che allora non conoscevo, mi permetteva molto spesso di evitare spiacevoli incontri. Al resto ci pensavo da sola.
Viaggiai attraverso il Vecchio Continente, sempre con quel "virus" attaccato addosso, per duecento anni. I miei "simili", gli altri "mostri", stavano diminuendo sempre di più. Stavano scomparendo sempre più velocemente.
Non ero stupida. Capii che, per quanto forte potessi essere allora, non sarei mai riuscita a scamparla. Fu allora che sentii parlare della Terra di Yamato, dove i "mostri" non erano più afflitti dal "virus".
Ormai convivevo con l'idea di dover assecondare il mio istinto, in quanto mia natura. Tuttavia, cominciai anche a pormi delle domande.
Durante il mio lungo peregrinaggio avevo appreso molto sull'esistenza dei "demoni" e sulla natura di alcuni di loro. E mi comincia a rendere conto che la loro esistenza, in qualche modo, aveva senso.
Io invece, che senso avevo? Era davvero necessario che "nascessi"?
Molti "demoni" prima erano umani. Io di "umano" avevo solo il mio aspetto esteriore. Semplici capelli neri e occhi verdi. Forse un po' troppo verdi. E orecchie un po' a punta. Ok, forse leggermente troppo.
E canini leggermente più lunghi del normale...
Ok, a parte queste piccole eccezioni, assomigliavo molto ad un umano!

Tornando alla storia....
Decisi di emigrare nella Terra di Yamato.
Tormentata dal "virus" e dai miei problemi esistenziali, fu allora che presi una decisione.
Da "Demone senza senso", mi sarei affermata in un modo o in un altro, ovvero: anche uccidendo e peccando. Non mi interessava in quale modo, se in bene o in male.
La sete di potere e bisogno di trovare un "posto al mondo" si aggiunse alla fame.

Durante il mio viaggio verso la Terra di Yamato, cominciai a scendere 7 gradini.
Uno per ogni peccato.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Questa piccola fanfiction ha lo scopo di dare un background -si spera- decente al mio Oc Virgilia Muimi

Edited by Kyucchan Aura-chan - 17/7/2013, 11:19